Ruminare i Salmi – Salmo 128 (Vulgata / liturgia 127),2 (XXXIII domenica del tempo ordinario, anno A)

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CEI Della fatica delle tue mani ti nutrirai,
sarai felice e avrai ogni bene.

TILC Potrai godere del frutto del tuo lavoro,
sarai felice e tutto ti andrà bene.

1Tessalonicesi 5,6: Non dormiamo come gli altri, ma vigiliamo e siamo sobri.

Matteo 25,14-15: Avverrà come a un uomo che, partendo per un viaggio, chiamò i suoi servi e consegnò loro i suoi beni. A uno diede cinque talenti, a un altro due, a un altro uno, secondo le capacità di ciascuno; poi partì.

Girolamo: Quando si respinge Dio, si mangia comunque il frutto delle proprie mani, che è la morte.

Alberto Magno: 

* Con il suo lavoro, l’opera della redenzione, Cristo ha mangiato quel frutto di cui aveva fame: la salvezza dei peccatori.

* Dio vuole che l’uomo lavori per procurarsi il necessario, perché l’inerzia non lo distrugga.

* Attraverso l’attività, rappresentata da Marta, l’uomo si dispone alla santa cena.

Dio ci chiede un’attiva e vigile collaborazione, solo mediante la quale possiamo disporci a ricevere i suoi doni