Dopo due millenni dalla stesura, i rotoli del Mar Morto, testi di riferimento importantissimi per lo studio dell’ebraismo antico e delle origini del cristianesimo, irrompono nel mondo digitale. A noi abitanti del contemporaneo è data la possibilità di viaggiare nel passato per sfogliare le 5 opere. Tra esse spicca il Libro di Isaia, testo redatto nel V secolo a.C. e caro ai fedeli sia della religione cristiana che di quella ebraica. Il Libro di Isaia è consultabile quasi nella sua interezza, 66 capitoli. Grazie alla collaborazione tra Google e il Museo Nazionale d’Israele, è possibile visualizzare i testi, ingrandendo le immagini ad alta definizione e mettendo in luce elementi che non sarebbero visibili ad occhio nudo. All’interno di ciascun rotolo è anche possibile compiere ricerche per colonna, capitolo o versetto. Viene inoltre fornita una traduzione in inglese.
Il progetto prevede che i documenti vengano resi disponibili via internet all’indirizzo web: http://dss.collections.imj.org.il/. Gli utenti avranno la possibilità di lasciare un commento e contribuire alla traduzione nella propria lingua. Tra i frammenti dei manoscritti, ne è stato rinvenuto uno, noto come Rotolo del Ringraziamento, dove si trova un versetto che descrive un uomo che «sarà chiamato Figlio di Dio» e anche questo sarà on line prima della fine dell’anno. Il processo di acquisizione dei rotoli durerà 5 anni e dovrebbe concludersi nel 2016. [fonte: A Sua immagine]
Aggiungo anche questi video, pubblicati dal sito irotolidelmarmorto.it su YouTube (grazie a David)