«Àlzati e mettiti qui in mezzo!». Lo mette in mezzo per ricordare a chi vede che chi cerca il Volto del Dio d’Israele deve passare per il volto del fratello; che l’«Ascolta Israele» si concretizza sia nell’ascolto della Torah, sia nell’attenzione al grido del dolore umano.
E quanto è difficile ricordare che alzare gli occhi al Cielo non è distrarsi dalla terra. Il Dio incarnato riporta i nostri cuori all’incarnazione come compito primario. L’esempio del sabato non ci deve far sentire estranei come cristiani.
Perché la domanda con la quale Gesù invita i suoi ascoltatori a convertirsi e a discernere vale per tutti i tempi: «Domando a voi: in giorno di sabato, è lecito fare del bene o fare del male, salvare una vita o sopprimerla?».
Fonte: il sito di Robert Cheaib oppure il suo canale Telegram
Docente di Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana e l’Università Cattolica del Sacro Cuore.
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Osservavano per vedere se guariva in giorno di sabato.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 6, 6-11
Un sabato Gesù entrò nella sinagoga e si mise a insegnare. C’era là un uomo che aveva la mano destra paralizzata. Gli scribi e i farisei lo osservavano per vedere se lo guariva in giorno di sabato, per trovare di che accusarlo.
Ma Gesù conosceva i loro pensieri e disse all’uomo che aveva la mano paralizzata: «Àlzati e mettiti qui in mezzo!». Si alzò e si mise in mezzo.
Poi Gesù disse loro: «Domando a voi: in giorno di sabato, è lecito fare del bene o fare del male, salvare una vita o sopprimerla?». E guardandoli tutti intorno, disse all’uomo: «Tendi la tua mano!». Egli lo fece e la sua mano fu guarita.
Ma essi, fuori di sé dalla collera, si misero a discutere tra loro su quello che avrebbero potuto fare a Gesù.
Parola del Signore