Fonte: il sito di Robert Cheaib oppure il libretto “Parola e Preghiera“.
Docente di Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana e l’Università Cattolica del Sacro Cuore.
«E (Gesù) salì sulla barca con loro e il vento cessò».
Quante volte siamo in preda di combattimenti che sembrano durare un’eternità. Ci sentiamo perduti e disorientati a causa delle tante possibilità e impossibilità che si profilano davanti a noi. Le onde dei nostri cuori ci tolgono la calma del sonno e la gioia del vivere. Eppure basterebbe una parola sua, una sola, alle onde. Basterebbe un passo suo nella nostra esistenza… e la tormenta cessa.
Perché tante volte il Signore tarda a intervenire? Lo spazio di un commento meditativo è troppo stretto per rispondere a una domanda così grande. Ma un solco di luce si può segnalare: nascondendosi il Signore ci educa alla fiducia, ci invita al discernimento e ci prepara al gusto della sua presenza.
Nella sua apparente assenza, il Signore è presente nella barca della nostra vita. Nel suo apparente silenzio lui ci parla… Vieni, Signore, non tardare, cammina sulle onde dei cuori turbati, donaci pace e portaci a riva.