Qualche anno fa, un amico mi raccontò di un suo dialogo con un vescovo libanese che, nonostante il carico eccezionale di lavoro da portare avanti quando veniva a Roma, custodiva i suoi prolungati momenti davanti al Santissimo.
Al suggerimento dell’amico che un giorno disse al vescovo: «Eccellenza, non sarebbe meglio, in questo tempo così stretto e sovraccarico a Roma, pregare un po’ meno e riposare un po’ di più? Tanto ha tutto il tempo per tornare al ritmo della sua preghiera quando torna in Libano», il vescovo rispose: «Se non mi incontrassi tutti i giorni con Lui, tutti gli altri incontri sarebbero vuoti e vani».
Penso che questa risposta indichi un po’ il senso della parte migliore e dell’unica cosa necessaria che Maria sceglie. Tutte le cose buone perdono di senso se non vertono nel rapporto cuore a cuore con lo Sposo dell’anima.
Fonte: il sito di Robert Cheaib oppure il suo canale Telegram
Docente di Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana e l’Università Cattolica del Sacro Cuore.
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Marta lo ospitò. Maria ha scelto la parte migliore.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 10, 38-42
In quel tempo, mentre erano in cammino, Gesù entrò in un villaggio e una donna, di nome Marta, lo ospitò.
Ella aveva una sorella, di nome Maria, la quale, seduta ai piedi del Signore, ascoltava la sua parola. Marta invece era distolta per i molti servizi.
Allora si fece avanti e disse: «Signore, non t’importa nulla che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». Ma il Signore le rispose: «Marta, Marta, tu ti affanni e ti agiti per molte cose, ma di una cosa sola c’è bisogno. Maria ha scelto la parte migliore, che non le sarà tolta».
Parola del Signore.