«Chissà se Dio mi vuole!». È una delle varie forme in cui la nostra vocina interiore ci instilla dentro l’idea che forse non siamo importanti per Dio.
Oppure, peggio, ci fa sentire come indegni di essere alla sua presenza. Gesù lo dice in parole chiare e inconfondibili: «Colui che viene a me, io non lo caccerò fuori».
E la sua apertura è niente meno che l’espressione della volontà del Padre e che è questa: «Che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna».
- Pubblicità -
Se senti qualche ostacolo nella tua preghiera e nella tua apertura a Dio, puoi stare sicuro: non è da parte sua.
Fonte: il sito di Robert Cheaib
Docente di Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana e l’Università Cattolica del Sacro Cuore.
[box type=”info” align=”” class=”” width=””]Qui puoi continuare a leggere altri commenti al Vangelo del giorno.[/box]
[box type=”shadow” align=”” class=”” width=””]
Questa è la volontà del Padre: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna.
Dal Vangelo secondo Giovanni
Gv 6, 35-40
In quel tempo, disse Gesù alla folla: «Io sono il pane della vita; chi viene a me non avrà fame e chi crede in me non avrà sete, mai! Vi ho detto però che voi mi avete visto, eppure non credete.
Tutto ciò che il Padre mi dà, verrà a me: colui che viene a me, io non lo caccerò fuori, perché sono disceso dal cielo non per fare la mia volontà, ma la volontà di colui che mi ha mandato.
E questa è la volontà di colui che mi ha mandato: che io non perda nulla di quanto egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell’ultimo giorno. Questa infatti è la volontà del Padre mio: che chiunque vede il Figlio e crede in lui abbia la vita eterna; e io lo risusciterò nell’ultimo giorno».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.
[/box]