Non solo Dio si è incarnato, ma anche la relazione con lui lo è. Il criterio del suo giudizio non è chissà quale gnosi. È il fratello.
E questa trama, nel caso del vangelo di Matteo va dal sermone della montagna al discorso sul giudizio universale. Dio mi attende nell’uomo: ecco il criterio di Cristo. E mi attende nella gestualità del quotidiano: ecco il parametro dell’eterno.