Fonte: il sito di Robert Cheaib oppure il libretto “Parola e Preghiera“.
Docente di Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana e l’Università Cattolica del Sacro Cuore.
«A quanti lo hanno accolto ha dato potere di diventare figli di Dio».
Nel meditare il mistero di Dio che si fa carne; nel sostare davanti alla grotta amando questo piccolo bambino, soffermiamoci a contemplare anche la nostra chiamata: Dio si è fatto uomo affinché l’uomo diventasse Dio; Dio si è fatto piccolo per mostrarci la via della vera grandezza. L’inizio del cammino della nostra santità inizia con l’essere davvero umani.
Non parlo di un vago e autoreferenziale umanesimo che ha mostrato la sua vacuità, parlo dell’essere umani a immagine di Cristo. Ormai la via dell’uomo è visibile perché il Verbo si è fatto carne. San Girolamo diceva: «L’ignoranza delle Scritture è ignoranza di Cristo». Aggiungerei a questa espressione: l’ignoranza di Cristo è ignoranza dell’uomo.
Con questo Natale facciamo il proposito di contemplare Cristo, le sue gesta, le sue parole, perché possa plasmare, trasformare e migliorare la nostra umanità.