L’esultazione di Gesù nello Spirito si associa al dialogo che il Cristo ha con i discepoli qualche versetto prima della périscope scelta per oggi. Il Signore aveva invitato i discepoli a gioire, non per quello che fanno, ma per quello che sono.
«Rallegratevi perché i vostri nomi sono scritti in Cielo». Rallegratevi perché non siete anonimi dinanzi al Padre. Il vangelo di oggi, poi, ripete con insistenza la parola Padre (cinque volte in pochissimi versetti), per dirci e ricordarci la paternità di Dio. Questa paternità è unica nei confronti di Gesù, egli ha un rapporto speciale con il Padre. È il Figlio.
Ma proprio grazie a lui, noi diventiamo figli. È questo il motivo della grande gioia a cui il Signore accennava. Gesù ci chiarisce che solo i piccoli capiscono e riconoscono la sorgente di questa gioia.
Per cui, se ne siamo distratti e distanti, significa che chiediamo al Signore il dono dell’infanzia spirituale.
Fonte: il sito di Robert Cheaib oppure il suo canale Telegram
Docente di Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana e l’Università Cattolica del Sacro Cuore.