Nelle due parabole del regno che la pericope del vangelo ci presenta c’è un tratto comune che distingue il regno di Dio. Si tratta di una cosa piccola, quasi ignorabile, ma che fa una grande differenza.
Questa caratteristica ci dovrebbe far pensare a quelle cose che, oltre la grazia di Dio, fanno la differenza nella nostra esistenza; a quelle cose che, per così dire, permettono alla grazia di Dio di non essere vana. Andando al concreto: guarda la tua vita, vedi qual è quell’accorgimento che ti permette di mettere a frutto la grazia del Signore in te.
Potrebbe essere as esempio il tempo mattutino di preghiera e di elevazione del cuore a Dio. Potrebbe essere lo spazio che dedichi alla lettura spirituale, alla carità, alla direzione spirituale. Scopri qual è il tuo lievito e assicurati di metterlo in tutte le tue misure di farina.
Fonte: il sito di Robert Cheaib oppure il suo canale Telegram
Docente di Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana e l’Università Cattolica del Sacro Cuore.
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO DI OGGI
Il granello crebbe e divenne un albero.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 13, 18-21
In quel tempo, diceva Gesù: «A che cosa è simile il regno di Dio, e a che cosa lo posso paragonare? È simile a un granello di senape, che un uomo prese e gettò nel suo giardino; crebbe, divenne un albero e gli uccelli del cielo vennero a fare il nido fra i suoi rami».
E disse ancora: «A che cosa posso paragonare il regno di Dio? È simile al lievito, che una donna prese e mescolò in tre misure di farina, finché non fu tutta lievitata».
Parola del Signore