n un celebre testo, La teologia dei tre giorni, von Balthasar riflette su come la vita di Gesù sia orientata alla croce. Egli evidenzia come tutti gli avvenimenti precedenti della vita di Gesù Cristo costituiscano già un’indicazione anticipata della croce, anzi in un certo senso già le appartengono.
E il vangelo di oggi ci manifesta proprio questa coscienza del Signore. Mentre tutti sono ammirati di lui, invece di godersi il momento di gloria, Gesù ha davanti agli occhi la sua missione. Nelle sue parole – «Mettetevi bene in mente queste parole: il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini» – ci sono due motivi, entrambi legati alla «consegna».
Il primo è quello della consegna-tradimento. La gente che cambia bandiera secondo la convenienza tradirà Gesù è lo consegnerà alla morte. Il secondo è quello della consegna-amore. Gesù che con amore si dona, si fa eucaristia si fa corpo dato per amore, fino alla morte, la morte di croce… Per noi.
Fonte: il sito di Robert Cheaib oppure il suo canale Telegram
Docente di Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana e l’Università Cattolica del Sacro Cuore.
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Il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato. Avevano timore di interrogarlo su questo argomento.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 9, 43b-45
In quel giorno, mentre tutti erano ammirati di tutte le cose che faceva, Gesù disse ai suoi discepoli: «Mettetevi bene in mente queste parole: il Figlio dell’uomo sta per essere consegnato nelle mani degli uomini».
Essi però non capivano queste parole: restavano per loro così misteriose che non ne coglievano il senso, e avevano timore di interrogarlo su questo argomento.
Parola del Signore