Sono martiri per Gesù quei bambini. In un certo senso, hanno dato la vita per lui. E lui ha dato senso alle loro morti. Certo, avremmo voluto un mondo diverso, un mondo senza morte, senza sofferenza, senza male…
E anche Dio l’avrebbe voluto così. Ma in un mondo ferito dal male, spezzato da una libertà che non ha voluto dire un sì totale all’amore, il male c’è, il dolore c’è.
E solo il Dio che si fa prossimo all’uomo nel suo dolore, che diventa «uomo dei dolori», dona alla vita umana un senso pieno.
Tale senso non fa il gioco della negazione, non nega l’esistenza del male, ma spezza il circolo del male con il bene che si dona a ogni sofferente, che si dona in ogni sofferenza.