Robert Cheaib – Commento al Vangelo del 27 Marzo 2019

«Non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento». Non c’è rottura nei progetti del Signore, bensì continuità ed evoluzione.

Questo è un criterio importante per capire se i cambiamenti che stanno avvenendo nella nostra vita sono da lui o meno. Egli rinnova le sue promesse, ma non le contraddice.

Porta ad altezze nuove, ma costruendo sulle prime esperienze avute con lui. In una linea simile, il Nuovo Testamento porta a compimento l’Antico.

I comandamenti della prima alleanza giungono a un significato compiuto con la manifestazione di Cristo.

Fonte: il sito di Robert Cheaib

Docente di Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana e l’Università Cattolica del Sacro Cuore.

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Mt 5, 17-19
Dal Vangelo secondo Matteo

In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non crediate che io sia venuto ad abolire la Legge o i Profeti; non sono venuto ad abolire, ma a dare pieno compimento. In verità io vi dico: finché non siano passati il cielo e la terra, non passerà un solo iota o un solo trattino della Legge, senza che tutto sia avvenuto.
Chi dunque trasgredirà uno solo di questi minimi precetti e insegnerà agli altri a fare altrettanto, sarà considerato minimo nel regno dei cieli. Chi invece li osserverà e li insegnerà, sarà considerato grande nel regno dei cieli».

C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.

Fonte: LaSacraBibbia.net

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