Avendo sofferto per un bel po’ di tempo di tendinite alle spalle, posso lontanamente capire la gravità di quanto pativa l’uomo con la mano paralizzata.
Ma quella sclerosi è nulla se paragonata con la sclerocardia, il cuore indurito, il cuore paralizzato. E perché era indurito il cuore di quelle persone? Apparentemente, era per una cosa buona! E qui la sottile gravità.
Le cause buone diventano un pericolo se si dimentica di guardare al volto dell’altro, se non si stende più la mano di aiuto, se il cuore si abitua a essere indifferente dinanzi al richiamo della sofferenza degli altri. Preghiamo per essere guariti nel cuore e nelle mani.
La vera guarigione dalla sclerosi avviene nell’immergersi nella commozione di Dio.
Fonte: il sito di Robert Cheaib oppure il suo canale Telegram
Docente di Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana e l’Università Cattolica del Sacro Cuore.