«Non temere», dice l’angelo a Maria. La stessa parola ripete a Giuseppe. Sarà perché la paura distorca la realtà? Sarà perché i nostri timori ci annebbino la vista e non ci permettano di vedere il quadro intero?
Nell’evento della nascita di Gesù, sia nel caso di Giuseppe, sia in quello di Maria, la distorsione sarebbe stata quella di vedere la questione meramente nell’ottica umana. E come sarebbe stata? Una mera assurdità! Una vergine che concepisce? Un uomo che è Dio? Un falegname custode del Custode d’Israele?
È assurdo! E così sarebbe ogni opera di Dio in noi se fosse solo impresa umana. Giuseppe e Maria ci insegnano che quando si ha a che fare con i progetti di Dio, bisogna entrare nell’ottica di Dio. La chiave d’ingresso è la fiducia totale e il primo giro di chiave è «non temere».
Fonte: il sito di Robert Cheaib oppure il suo canale Telegram
Docente di Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana e l’Università Cattolica del Sacro Cuore.