Fonte: il sito di Robert Cheaib oppure il libretto “Parola e Preghiera“.
Docente di Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana e l’Università Cattolica del Sacro Cuore.
Quando le porte del successo e della notorietà gli si spalancano, Gesù compie il gesto controverso di ritirarsi. Laddove molti sfrutterebbero la situazione per promuoversi o, almeno, per far avanzare la propria missione, Gesù impone severamente di tacere sulla propria vera identità.
Perché? Il primo motivo è perché Gesù sa bene che, da Figlio, la fecondità della sua missione risiede nella solida comunione con il Padre. Solo radicati in Cielo, possiamo dare frutto sulla terra. E c’è un altro motivo, non indifferente: la folla cerca Gesù, ma, a ben vedere, non lo cerca per amore di lui, ma per il proprio tornaconto.
I demòni, poi, si lanciano in un’attività pubblicitaria aggressiva, con il fine di trasformare il Vangelo della conversione in uno spettacolo vuoto. Solo il Padre ama il Figlio per il Figlio. Solo il Padre non schiaccia, non usa, ma custodisce. E, pur essendo il Figlio di Dio, anzi, proprio perché è il Figlio, Gesù può vivere solo se si nutre al lauto convito di questo Amore. L’Amato si ritira, invitandomi e invitandoti a ritirarci con lui.