La scena del vangelo di oggi, dove due visioni della Legge di Dio si confrontano, non è tanto lontana da noi. Questo confronto e questa lotta avvengono tra di noi e dentro di noi.
La maturazione nella comprensione della Legge morale passa dalla fissazione sulle norme, come macigni che passano sui cadaveri dei malcapitati, a una visione che guarda la persona negli occhi, riconosce le situazioni e coglie la finalità della norma.
In altre parole, passa alle norme come mattoni che costruiscono una vita, una relazione, la santità. I più timorosi vedono in ciò l’abolizione di ogni certezza. I più progressisti pensano così di poter fare tutto quello che pare a loro.
Da questo vangelo trapela una via media: la certezza c’è, ed è la consapevolezza dell’amore di Dio che con la norma ci vuole custodire, non annientare; il criterio c’è, ma non è l’arbitro individuale, ma la relazione di amore che la norma vuole custodire e far fiorire.
Fonte: il sito di Robert Cheaib oppure il suo canale Telegram
Docente di Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana e l’Università Cattolica del Sacro Cuore.