Fonte: il sito di Robert Cheaib oppure il libretto “Parola e Preghiera“.
Docente di Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana e l’Università Cattolica del Sacro Cuore.
«Non permettere mai che qualcuno venga a te e vada via sen-za essere migliore e più contento. Sii l’espressione della bontà di Dio. Bontà sul tuo volto nei tuoi occhi, bontà nel tuo sorriso e nel tuo saluto».
Nessun’altra creatura come Maria ha potuto essere un’incarnazione piena di questo augurio e di questa esortazione splendida di santa Teresa di Calcutta. Maria portava nella sua carne Colui che è il Sommo Bene.
Maria non solo portava il Signore nel suo grembo, ma Colui che era nel suo grembo toccava ogni altro “grembo” disponibile – ovvero ogni cuore, ogni intenzione, ogni preoccupazione – che ella incontrava. Elisabetta riceve la visita di Maria nella sua casa, ma anche nella sua intimità profonda.
E dove passa la Theotokos, la generatrice e la portatrice di Dio, passa la gioia di Jhwh. Chiediamo a Maria di visitarci nelle nostre gioie, speranze, fatiche e sofferenze.
E chiediamo al Signore di fecondare la nostra esistenza, affinché come Maria, siamo anche noi portatori della sua pace e della sua gioia nel mondo.