Gesù istituisce un equilibrio perfetto tra il comandamento di amare Dio e quello di amare il prossimo. Questo equilibrio ci invita a guardare i due comandamenti insieme. Senza separazione.
Ci avverte che il criterio dell’uno è l’altro. Purtroppo, noto, e sempre più spesso, che alcune interpretazioni del cristianesimo tendono a dissolvere il comandamento di amare Dio nel comandamento di amare il prossimo. Alla domanda: cos’è il cristianesimo? La loro risposta è: «Amare gli altri». È un’affermazione vera, ma riduttiva.
Atea, oserei dire! Esclude Dio e istituisce una fraternità orfana. Fonda una città terrena senza radici in Cielo. È un nuovo fondamentalismo sottile senza fondamento. Gesù non insegna questo: Gesù insegna una perfetta complementarietà tra la relazione con Dio e la relazione con il prossimo. Tra l’altro, il perfetto voler bene del prossimo è volerlo nel Bene, vederlo in Dio e camminare con lui verso la visione di Dio…
Per esperienza, posso dire che le persone che mi hanno più amato in questa vita sono le persone che mi hanno amato e mi amano nel Signore, mi parlano di lui, mi conducono e riconducono a lui, mi aiutano a rileggere la mia vita in lui e a spendere la mia esistenza per lui e, per amore di lui, per gli altri.
Fonte: il sito di Robert Cheaib oppure il suo canale Telegram
Docente di Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana e l’Università Cattolica del Sacro Cuore.