«Conoscerete la verità e la verità vi farà liberi». Di che verità si tratta? Una specie di Universalis divina? O un motore di ricerca onnisciente targato “Godgle”? No, non si tratta di una verità informativa. Si tratta di un incontro trasformativo.
L’affermazioneapprna citata, infatti, è preceduta da questa condizione di relazione fedele: «Se rimanere nella mia parola…». E, a ben vedere, il seguito del vangelo ci dona due volto complementari di questa verità: accogliere la verità di e su Gesù;fare verità in sé stessi.
La prima sfumatura ha un fondamento dogmatico. E quando dico dogmatico, nessuno deve spaventarsi. Si tratta semplicemente dell’identità divina di Gesù. Chi è Gesù? La risposta a questa domanda non è indifferente! E lui ci dà una prospettiva: «Prima che Abramo fosse, io sono».
La seconda accezione riguarda noi. Per noi la verità è una questione pragmatica. È un’adeguazione, una conformazione, tra credo e vita.
Fonte: il sito di Robert Cheaib oppure il suo canale Telegram
Docente di Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana e l’Università Cattolica del Sacro Cuore.