Fonte: il sito di Robert Cheaib oppure il libretto “Parola e Preghiera“.
Docente di Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana e l’Università Cattolica del Sacro Cuore.
Il fidanzamento è il tempo in cui si lima l’io per far spazio al tu dell’altro. Per alcuni Padri della Chiesa, la vita terrena di Gesù era come un tempo di fidanzamento in cui Gesù preparava i suoi seguaci alle nozze della croce. Nel nostro caso, la nostra stessa vita è uno spazio di preparazione all’unione completa con il Cristo.
E come la sposa prepara il suo arredo e si prepara a vivere la comunione nuziale scavando nel proprio cuore lo spazio all’amato, così noi siamo chiamati a rinnovarci per accogliere l’autodonazione di Cristo. «Non conformatevi a questo mondo, ma lasciatevi trasformare rinnovando il vostro modo di pensare, per poter discernere la volontà di Dio, ciò che è buono, a lui gradito e perfetto» (Rm 12,2).
Questo insegnamento, Gesù ce lo presenta con un’analogia della quotidianità che troviamo sulle nostre tavole e nei nostri armadi. Che l’attinenza dell’analogia scelta dal Signore ci aiuti a essere concreti e realisti nei nostri preparativi alle nozze con l’Agnello.