Robert Cheaib – Commento al Vangelo del 17 Luglio 2019

Ho avuto modo di esplorare alcune modalità di preghiera e di meditazione di altre religioni. Ciò mi ha permesso di cogliere maggiormente la ricchezza della preghiera cristiana.

La meditazione cristiana (sì, anche il cristianesimo ha una sua veneranda tradizione meditativa e contemplativa!) si distingue dalle altre forme di meditazione per la sua concretezza, per la sua incarnazione, per il suo contribuire a dare dei lineamenti personali e reali alla figura di Dio.

E ciò è possibile grazie alla figura storica e concreta di Gesù Cristo. «Nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo». Meditando le gesta di Gesù scorgiamo qualcosa dell’intimità di Dio.

Chi cammina per Cristo uomo vero, giunge a conoscere la verità di Dio.

Fonte: il sito di Robert Cheaib

Docente di Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana e l’Università Cattolica del Sacro Cuore.

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Hai nascosto queste cose ai sapienti e le hai rivelate ai piccoli.

Dal Vangelo secondo Matteo
Mt 11, 25-27

In quel tempo Gesù disse:
«Ti rendo lode, Padre, Signore del cielo e della terra, perché hai nascosto queste cose ai sapienti e ai dotti e le hai rivelate ai piccoli. Sì, o Padre, perché così hai deciso nella tua benevolenza.
Tutto è stato dato a me dal Padre mio; nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio vorrà rivelarlo».

Parola del Signore.

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