Come quasi ogni passo del vangelo, anche nella pericope di oggi, abbiamo diversi livelli di lettura.
Il testo ci parla letteralmente di Cristo che non è ben accetto nella sua patria e ci adduce degli esempi tratti dalla storia di Israele per confermare il detto che Gesù cita riferendolo a sé: «Nessun profeta è bene accetto nella sua patria».
Trasponendo le sue parole al nostro tempo, ci chiediamo: e io che sono di una patria di tradizione cristiana di Gesù, così familiare con ciò che è tramandato tradizionalmente su di lui, vivo forse qualche assuefazione e abitudine che non mi permette di essere convertito dal vangelo? O sorpreso dalla sua gioia?
E, infine, in questi giorni in cui siamo reclusi con quelli della nostra casa, piuttosto che fare le vittime e riconoscerci come profeti incompresi, chiediamoci: riconosco i profeti di casa mia? Forse mettersi in discussione così darà un tocco grazioso alle nostre giornate.