Non mi ero mai soffermato sull’inizio del vangelo. Mia moglie me l’ha fatto notare: un fariseo invita Gesù e il Signore accoglie ben volentieri l’invito.
Se Gesù è invitato, Gesù viene. Il problema, però, è che l’accoglienza non è solo aprire le porte della propria casa. È troppo poco. L’accoglienza è aprire il proprio cuore. È uscire dai propri preconcetti e pregiudizi. L’accoglienza è la generosità di donarsi all’alterità dell’altro.
In questo caso, è lasciarsi ammaestrare dalla diversità scomoda di Gesù, libererasi dalle scorie e andare dritto al cuore, alla verità delle cose. Accogliendo la verità, già si è più disposti ad accogliere Gesù.
Fonte: il sito di Robert Cheaib oppure il suo canale Telegram
Docente di Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana e l’Università Cattolica del Sacro Cuore.
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Date in elemosina, ed ecco, per voi tutto sarà puro.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 11, 37-41
In quel tempo, mentre Gesù stava parlando, un fariseo lo invitò a pranzo. Egli andò e si mise a tavola. Il fariseo vide e si meravigliò che non avesse fatto le abluzioni prima del pranzo.
Allora il Signore gli disse: «Voi farisei pulite l’esterno del bicchiere e del piatto, ma il vostro interno è pieno di avidità e di cattiveria. Stolti! Colui che ha fatto l’esterno non ha forse fatto anche l’interno? Date piuttosto in elemosina quello che c’è dentro, ed ecco, per voi tutto sarà puro».
Parola del Signore