«Nessuno conosce il Figlio se non il Padre, e nessuno conosce il Padre se non il Figlio». Questa esclusività non ci deve far sentire esclusi. È detta, non per escluderci, ma per indicarci la via dell’ingresso alla vita di Dio.
Dio si conosce grazie a Dio, non grazie allo sforzo umano. Il vero volto di Dio non è il frutto delle nostre immagini e immaginazioni (belle o brutte che siano). Il volto invisibile del Padre risplende nel Figlio visibile.
Lui è la vera icona del Padre. Grazie a Lui, l’arte iconografica, come quella che orna la basilica violata di Aghia Sophia, diventa possibile. Si può parlare di Dio con le immagini perché abbiamo visto Dio sulle nostre strade. Gli iconoclasti possono credersi più puri, più trascendentali, più monoteisti…
Ma Gesù ci ripete: Non conosci il vero Dio se non guardandola Figlio, meditando le gesta del Figlio…ma queste cose sono state nascoste ai “sapienti” e sono state rivelate ai piccoli.
Fonte: il sito di Robert Cheaib oppure il suo canale Telegram
Docente di Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana e l’Università Cattolica del Sacro Cuore.