La tristezza ottenebra gli occhi e quindi rende Gesù celato e impercettibile. Ma si può avere un controllo sullo stato d’animo grigio e triste?
Sembra un circolo vizioso perché, almeno nel vangelo dei discepoli di Emmaus, i due sono tristi per l’assenza di Gesù. Ma, allo stesso tempo, non si accorgono della presenza di Gesù perché sono tristi. È qui che interviene il Signore per spezzare questo circolo vizioso.
«Gesù in persona si avvicinò e camminava con loro». Bisogna lasciarsi interpellare da questo forestiero che ci è più intimo di noi stessi. Bisogna farsi leggere dentro, leggendo la sua parola e ascoltando le sue ispirazioni.
E bisogna esercitare quella generosità dell’accoglienza, del dare tempo alla preghiera e all’incontro. Non è facile, ma quando si riscopre il cuore che arde, ci si accorge che ne vale la pena.
Fonte: il sito di Robert Cheaib oppure il suo canale Telegram
Docente di Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana e l’Università Cattolica del Sacro Cuore.