In uno dei testi più tipici dei vangeli dove si parla della Croce, il discorso sulla Croce viene associato al discorso dell’amore di Dio. Questa associazione è più che azzeccata, istruttiva e necessaria.
Porto dall’elemento della necessità sottolineando quanto sia importante battezzare la nostra idea di Croce e di sofferenza. Tante volte infatti sento parlare, anche dagli amboni, della Croce come valore assoluto, del dolore come il non plus ultra. Dio non è dolore , Dio è amore.
La salvezza viene dal Dio amore. Ciò non nega il luogo della sofferenza, semplicemente la orienta e mostra ciò che la rende trasfigurata. Soffrire e basta non salva. È l’Amore che salva. E l’Amore, con la A maiuscola, ci ha salvato assumendo anche il rischio, anzi, la realtà, del dolore e della Croce.
Per questo noi festeggiamo l’esaltazione della Santa Croce. Essa ci ricorda fino a che follia Dio ci ha amato in Gesù Cristo.
Fonte: il sito di Robert Cheaib oppure il suo canale Telegram
Docente di Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana e l’Università Cattolica del Sacro Cuore.