Quanti di noi, soprattutto quando sono posti davanti a grandi scelte, non chiedono al Signore un segno, un’indicazione per capire quale sia la sua volontà? Pensate che questa richiesta che viene da un cuore sincero irriti il Signore?
No! Non in questo senso parla Gesù della generazione malvagia che chiede segni. C’è un chiedere segni, segnali, lumi e illuminazioni per vedere e per mettersi in cammino. E questo è un lavoro benedetto.
Ma c’è un chiedere segni, sempre altri segni, per non vedere, per mancanza di volontà di cambiamento e di abbandono al Signore. Si chiede il segno non per avere luce, ma per avere scuse. Si vuole comprendere di più, non per donarsi di più, ma per guadagnare tempo. E mai espressione più ingannevole!
Perché non si sta guadagnando tempo, si sta sprecando la propria vita, l’occasione dell’unica opera che conta: fare la volontà del Signore. Direnil proprio fiat.
Fonte: il sito di Robert Cheaib oppure il suo canale Telegram
Docente di Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana e l’Università Cattolica del Sacro Cuore.
A questa generazione non sarà dato che il segno di Giona.