La potatura non è un castigo, anche se a volte il gesto del taglio che comporta potrebbe essere frainteso come tale. Ciò che distingue la potatura dal taglio che stronca è il risultato. La potatura porta a maggior frutto.
E quanta sapienza possiamo imparare dalla natura riguardo alla nostra vita spirituale. Il Signore ci pota. Non sempre ci è dato di comprendere la sua azione. Nondimeno fidiamoci di lui, proprio come una vigna del suo agricoltore. Il dolore più grande, infatti, non è essere potati, ma essere lasciati a noi stessi.
Finché il Signore ci mette mano su di noi, anche per la potatura, beati noi.
Fonte: il sito di Robert Cheaib oppure il suo canale Telegram
Docente di Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana e l’Università Cattolica del Sacro Cuore.