Fonte: il sito di Robert Cheaib oppure il libretto “Parola e Preghiera“.
Docente di Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana e l’Università Cattolica del Sacro Cuore.
L’apostolato che svolgi ti definisce, riempie la tua vita e la fa fiorire. Così, ciò che sai fare diventa il tuo modo di essere.
Diventa la tua grazia e il tuo carisma di essere dono. Donando te stesso, doni senso alla tua vita. Una delle sfumature dell’esistenza terrena di Gesù è l’essere taumaturgo. E da questo Vangelo vediamo, non solo che il Signore faceva opere straordinarie, ma che faceva gli straordinari! E come fare altrimenti mentre tutti lo cercavano?
Da lui, però, possiamo imparare una lezione grande per le nostre vite frenetiche: Gesù ritagliava tempi di qualità per stare con il Padre. Capiva che nessun apostolato deve risucchiare tutta la sua linfa. Quindi metteva freno alla frenesia per immergersi nella sua Sorgente, il Padre, la cui volontà è il suo cibo.
Non si lasciava assorbire da una situazione di apostolato come se fosse un club privato, ma andava altrove per annunciare il suo Vangelo. Da Gesù impariamo due volti complementari della libertà: libertà verticale e libertà orizzontale. Sono due condizioni cruciali per essere apostoli liberi e liberanti.