Ristoro e giogo sembrano escludersi a vicenda. Eppure il Signore li mette insieme e fa del portare il suo giogo la traduzione e la concretizzazione del riposo.
Come può essere? Il vero riposo dell’anima non è il dolce far nulla, ma è l’avvertire il senso di ciò che si sta vivendo. E il giogo di Gesù, la sua croce, apportano la certezza che un senso c’è, anche nel dolore.
Nella gioia e nel dolore Cristo si è fatto presenza nelle nostre vite insegnandoci che nulla di ciò che c’è nella nostra vita è senza grazia, nemmeno le disgrazie e le croci. Se accogliamo nello Spirito questa coscienza, sperimentiamo la pace e il ristoro di Gesù.
Fonte: il sito di Robert Cheaib oppure il suo canale Telegram
Docente di Teologia presso la Pontificia Università Gregoriana e l’Università Cattolica del Sacro Cuore.