Perché era fondata sulla roccia
Esiste una famosa immagine in cui una roccia sospesa ha alla sua sommità un castello e sotto di sé l’oceano.
Una roccia forte, una sorta di grande meteorite che occupa buona parte della tela che nello stesso tempo risulta leggera poiché il masso si libra in aria, senza appoggi.
L’immagine è apparentemente immobile, ma lo sfondo è in movimento: il mare con la sua grande onda schiumosa e il cielo pieno di nuvole di passaggio.
È una tela di Magritte, “Il castello dei Pirenei”, rappresentazione massima del paradosso delle leggi della fisica o di un ossimoro letterario: come può una roccia essere sospesa?
E come non pensare all’uomo saggio che fonda sulla roccia le sue certezze?
Le nostre vite, anche se fondate sulla solidità delle scelte, sono sempre definite solo in un tempo istantaneo, mai certe, instabili ed in fondo eteree, forse addirittura sotto assedio dall’attuale contemporaneità globale.
Siamo “un intermezzo”, dicono i sociologi, e l’unico appoggio che abbiamo è la fiducia ad oltranza: e in fondo il saggio è tale perché sa che la sua roccia, pur se materia dura, verrà erosa nel tempo dal vento, dal mare, dalle tempeste.
Fonte – Un attimo di Pace
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Mt 7, 21.24-27
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli:
«Non chiunque mi dice: “Signore, Signore”, entrerà nel regno dei cieli, ma colui che fa la volontà del Padre mio che è nei cieli.
Perciò chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, sarà simile a un uomo saggio, che ha costruito la sua casa sulla roccia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ma essa non cadde, perché era fondata sulla roccia.
Chiunque ascolta queste mie parole e non le mette in pratica, sarà simile a un uomo stolto, che ha costruito la sua casa sulla sabbia. Cadde la pioggia, strariparono i fiumi, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa, ed essa cadde e la sua rovina fu grande».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.