Che cosa vuoi?
Parecchi anni fa, in un momento particolarmente duro della mia vita, m’è sembrato che fosse finito per me il “tempo delle attese”. Ammainate le vele del sogno e del desiderio, restava solo un tempo lungo, tutto in discesa verso un triste accomodamento in quel che la vita avrebbe voluto offrirmi.
Che sensazione atroce di fallimento e vuoto!
Capita, soprattutto nei momenti di passaggio della vita: una perdita vissuta, un traguardo d’età.
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Ma è proprio lì che è cominciato il mio “secondo viaggio”, quello dell’età matura, più consapevole e orientata.
La domanda che lo guidava era la stessa che Gesù fa sovente nei vangeli: “Tu che cosa vuoi?” Come a dire: che cosa cerchi? Che cosa desideri intensamente? Per cosa lotti?
Da allora ho iniziato a coltivare “l’orto interiore delle domande”.
Le risposte chiudono in una fissità raggiunta. Le domande aprono, svegliano alla ricerca, rimettono in moto, rialzano le vele della passione e forse aprono anche al rischio del naufragio. Ma non ho mai dimenticato come finiva l’epitaffio scritto sulla tomba di George Gray nell’Antologia di Spoon River:
“Dare un senso alla vita può condurre alla follia
Ma una vita senza senso è la tortura
Dell’inquietudine e del vano desiderio,
È una barca che anela il mare eppure lo teme.”
Fonte – Un attimo di Pace
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Mt 20, 17-28
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, mentre saliva a Gerusalemme, Gesù prese in disparte i dodici discepoli e lungo il cammino disse loro: «Ecco, noi saliamo a Gerusalemme e il Figlio dell’uomo sarà consegnato ai capi dei sacerdoti e agli scribi; lo condanneranno a morte e lo consegneranno ai pagani perché venga deriso e flagellato e crocifisso, e il terzo giorno risorgerà».
Allora gli si avvicinò la madre dei figli di Zebedèo con i suoi figli e si prostrò per chiedergli qualcosa. Egli le disse: «Che cosa vuoi?». Gli rispose: «Di’ che questi miei due figli siedano uno alla tua destra e uno alla tua sinistra nel tuo regno». Rispose Gesù: «Voi non sapete quello che chiedete. Potete bere il calice che io sto per bere?». Gli dicono: «Lo possiamo». Ed egli disse loro: «Il mio calice, lo berrete; però sedere alla mia destra e alla mia sinistra non sta a me concederlo: è per coloro per i quali il Padre mio lo ha preparato».
Gli altri dieci, avendo sentito, si sdegnarono con i due fratelli. Ma Gesù li chiamò a sé e disse: «Voi sapete che i governanti delle nazioni dòminano su di esse e i capi le opprimono. Tra voi non sarà così; ma chi vuole diventare grande tra voi, sarà vostro servitore e chi vuole essere il primo tra voi, sarà vostro schiavo. Come il Figlio dell’uomo, che non è venuto per farsi servire, ma per servire e dare la propria vita in riscatto per molti».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.