Prese la sua barella e cominciò a camminare
Chi ha avuto esperienza di ricovero sa che gli ospedali sono realtà surreali; piccoli mondi in cui si vive insieme in quanto ammalati condividendo la stessa stanza, in due, tre, quattro, cosa che non faremmo se andassimo in vacanza.
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Ma nei reparti di qualunque policlinico il concetto di privacy è annullato e nessuno ne fa grossi problemi: si sa che può capitarti accanto un anziano che si lamenta o una signora logorroica o anche chi, in modo discreto, sorride e riesce persino a renderti lo scorrere del tempo piacevole. Si parla di interventi, di asportazioni, di ricostruzioni, di medici quotati, degli infermieri più simpatici del mangiare insufficiente e così via.
Poi arriva il momento: «Signora deve cominciare a muoversi: prenda la flebo, i drenaggi e si alzi». Sembra impossibile: uscire dal torpore dell’infermità è impensabile se non ti scuote qualcuno di autorevole e se quella strana fraternità che ti è intorno non ti sostiene, senza sapere chi tu sia o se te lo meriti.
Con la nostra “barella” facciamo i primi passi in corridoio, la testa gira ma piano piano si va avanti…il tempo in ospedale non manca. «Tutto sta a cominciare» dice un paziente che stanno per dimettere.
Un sorriso e avanti un altro passo.
Fonte – Un attimo di Pace
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Gv 5, 1-3. 5-16
Dal Vangelo secondo Giovanni
Ricorreva una festa dei Giudei e Gesù salì a Gerusalemme. A Gerusalemme, presso la porta delle Pecore, vi è una piscina, chiamata in ebraico Betzatà, con cinque portici, sotto i quali giaceva un grande numero di infermi, ciechi, zoppi e paralitici.
Si trovava lì un uomo che da trentotto anni era malato. Gesù, vedendolo giacere e sapendo che da molto tempo era così, gli disse: «Vuoi guarire?». Gli rispose il malato: «Signore, non ho nessuno che mi immerga nella piscina quando l’acqua si agita. Mentre infatti sto per andarvi, un altro scende prima di me». Gesù gli disse: «Àlzati, prendi la tua barella e cammina». E all’istante quell’uomo guarì: prese la sua barella e cominciò a camminare.
Quel giorno però era un sabato. Dissero dunque i Giudei all’uomo che era stato guarito: «È sabato e non ti è lecito portare la tua barella». Ma egli rispose loro: «Colui che mi ha guarito mi ha detto: “Prendi la tua barella e cammina”». Gli domandarono allora: «Chi è l’uomo che ti ha detto: “Prendi e cammina”?». Ma colui che era stato guarito non sapeva chi fosse; Gesù infatti si era allontanato perché vi era folla in quel luogo.
Poco dopo Gesù lo trovò nel tempio e gli disse: «Ecco: sei guarito! Non peccare più, perché non ti accada qualcosa di peggio». Quell’uomo se ne andò e riferì ai Giudei che era stato Gesù a guarirlo. Per questo i Giudei perseguitavano Gesù, perché faceva tali cose di sabato.
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.