Se un uomo ha cento pecore e una di loro si smarrisce
C’erano una volta un fratellino e una sorellina, che non avevano più avuto un’ora di bene dopo la morte della madre. Decisero di fuggire, soprattutto dalla loro matrigna. A loro modo si persero come delle pecorelle, senza lasciare apparentemente traccia.
L’immancabile matrigna-strega li aveva, invece, intravisti nel loro peregrinare riuscendo perfino a trasformare il bimbo in un capriolo, inducendolo a bere da una sorgente stregata.
Alla bimba e al suo fratellino ormai capriolo toccheranno tante altre avventure prima di tornare alla gioia.
Eppure è meravigliosa la tenacia e la fedeltà con cui la piccolina, nel percorso, riesce a tenere vicino il fratello anche in questa nuova forma animale.
La fiaba Fratellino e Sorellina dei fratelli Grimm ricorda l’amore del pastore per le sue pecore, l’amore del Maestro per noi. Chi ci ama ci tiene sempre con sé, anche quando cambiamo sembianze, anche quando scappiamo, anche quando torniamo.
Sono i legami fedeli, difficili da spiegare solo con la perfetta matematica: meglio il Vangelo, meglio la letteratura per l’infanzia dove i conti non tornano.
Fonte – Un attimo di Pace
LEGGI IL BRANO DEL VANGELO
Mt 11, 28-30
Dal Vangelo secondo Matteo
In quel tempo, Gesù disse: «Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro. Prendete il mio giogo sopra di voi e imparate da me, che sono mite e umile di cuore, e troverete ristoro per la vostra vita. Il mio giogo infatti è dolce e il mio peso leggero».
C: Parola del Signore.
A: Lode a Te o Cristo.