Religione, pensiero forte e politica
Il senso degli “Incontri di Norcia 2013”
Dopo il crollo del Muro di Berlino e la conseguente fine delle ideologie, si è pensato che fosse possibile, se non addirittura auspicabile, fare a meno del pensiero forte, inteso come una solida base ideale di riferimento. Il post 11 settembre 2001 e l’attuale crisi economica, politica, sociale e morale, frutto di un ventennio di transizione incompiuta, hanno dimostrato chiaramente che si è trattato di una pericolosa illusione. Oggi serve un pensiero forte che rimetta in condizione tutti noi di ripensare la realtà, secondo presupposti chiari in grado di indirizzarla anziché lasciarla abbandonata a se stessa. La politica, sia a destra sia a sinistra, ne ha ugualmente e più che mai bisogno per perseguire il Bene Comune, non più frutto di astratte ideologie ma di concreti riferimenti, che provengono dalla nostra tradizione e dalle nostre radici. Con il suo Pontificato, e ancor prima con la sua opera teologica, Joseph Ratzinger è stato interprete di questa necessità, declinata a partire da un comune richiamo, per laici e credenti, ai principi cristiani, condivisi dai popoli europei e unico antidoto al dilagante relativismo delle società contemporanee. Una riflessione, la sua, densa di significato e lungimirante nell’aver individuato le ragioni della fragilità dell’Occidente, le stesse che lo avrebbero condotto verso la crisi endemica che sta attraversando. Con le dimissioni di Ratzinger da Papa è finita dunque un’epoca? Oppure questa impostazione mantiene la sua forza e validità oltre Benedetto XVI, con concrete ricadute sulla società e sulla politica? Al centro di questa edizione degli “Incontri di Norcia 2013” ci sarà il confronto tra due posizioni, provenienti da tradizioni culturali molto diverse e opposte tra loro, su temi che hanno a che fare con la vita sociale, economica e politica delle popolazioni europee: il Manifesto di Norcia, presentato per l’area di centrodestra da Quagliariello, Sacconi e Roccella nella edizione 2011 degli “Incontri di Norcia” e il Manifesto dei cosiddetti “marxisti-ratzingeriani” (Vacca, Barcellona, Tronti e Sorbi), pubblicato nell’ottobre 2011 e rivolto alla sinistra democratica. La presenza di un minimo comune denominatore, individuato proprio nel riferimento al pensiero di Ratzinger, è in sé la dimostrazione di una necessaria convergenza sulle questioni che riguardano l’uomo, sui valori al centro della società e sui principi ai quali la politica deve ancorare la propria azione per il perseguimento del Bene Comune.
Fonte: Radio Radicale