La distensione dell’anima prodotta dalla speranza è un’idea molto interessante, oltre che un’immagine emotivamente bella. Il Papa torna a parlarci della grazia di Dio, con un linguaggio molto semplice. Dobbiamo lasciarci ricevere da Lui, che ci precede e ci prende per mano nell’aldilà dopo la morte. Nelle Scritture si legge che Abramo morì vecchio e sazio di giorni. E’ l’invito a riscoprire una mistica del quotidiano, a riappropriarci del tempo, a cercare in Gesù, morto e risorto per noi, la nostra sazietà. Al Cimitero del Verano il Papa ha detto che “la speranza è un po’ come il lievito, che ti fa allargare l’anima; ci sono momenti difficili nella vita – ha sottolineato – ma con la speranza l’anima va avanti e guarda a ciò che ci aspetta”.
(a cura di Antonella Palermo – di Monica Quirico, docente di Teologia Fondamentale alla Pontificia Facoltà Teologica dell’Italia Settentrionale e all’Istituto Superiore di Scienze Religiose)