Preghiere di Santa Teresa di Gesù Bambino

1924

Che cos’è la preghiera?

Come è grande la potenza della preghiera!

La si direbbe una regina la quale abbia ad ogni istante libero adito presso il re e possa ottenere tutto ciò che chiede. Non è affatto necessario per essere esaudite leggere in un libro una bella formula composta per la circostanza; se così fosse, ahimè! Come sarei da compatire!

Al di fuori dell’ufficio divino, che sono indegnissima di recitare, non ho il coraggio di sforzarmi a cercare nei libri delle belle preghiere: ciò mi fa male alla  testa,  ce  ne sono tante!  E poi sono tutte belle, le une più delle altre.

Non ce la farei a dirle tutte, e, non sapendo quale scegliere, faccio come i bimbi che non sanno leggere, dico molto semplicemente al buon Dio quello che voglio dire, senza far delle belle frasi, e sempre mi capisce. Per me la preghiera è uno slancio del cuore, è un semplice sguardo gettato verso il Cielo, un grido di gratitudine e di amore nella prova come nella gioia, insomma è qualche cosa di grande, di soprannaturale, che mi dilata l’anima e mi unisce a Gesù. (MC 317)

PREGHIERA A GESÙ NEL TABERNACOLO

O Dio nascosto nella prigione del tabernacolo! con gioia vengo  accanto  a  voi  ogni  sera  per ringraziarvi  dei  favori  che mi avete concessi e per implorare perdono delle mancanze commesse durante il giorno dileguatosi come un sogno.

Gesù, come sarei felice se fossi stata interamente fedele! Ma ahimè, spesso la sera sono triste perché sento che avrei potuto corrispondere meglio alle vostre grazie. Se fossi stata più unita a voi, più caritatevole con le consorelle, più umile e più mortificata, avrei meno pena a intrattenermi con voi nell’orazione. Tuttavia, o mio Dio, ben lungi dallo scoraggiarmi alla vista delle mie miserie, vengo a voi con fiducia, ricordando che <<non quelli che stanno bene hanno bisogno del medico, ma i malati>>. Vi supplico perciò di  guarirmi, di perdonarmi, ed io, Signore, mi ricorderò che l’anima alla quale voi avete maggiormente rimesso, deve altresì amarvi più delle altre. Vi offro tutti i battiti del cuore  come  altrettanti  atti  di  amore  e di riparazione e li unisco ai vostri meriti infiniti. Vi scongiuro, Sposo mio divino, di essere voi stesso il riparatore della mia anima, di agire in me senza tener conto delle mie resistenze, in una parola, non voglio più avere altra volontà che la vostra, e domani, con il soccorso della vostra grazia, ricomincerò una vita nuova, ogni istante della quale sarà un atto d’amore e di rinuncia.

Dopo essere venuta così ogni sera ai piedi del vostro altare,   arriverò   infine   all’ultima  sera   della  mia  vita;  allora comincerà  per  me  il  giorno  senza  tramonto  dell’eternità,  in  cui mi riposerò sul vostro Cuore divino dalle lotte dell’esilio! Così sia!

ATTO D’OFFERTA

Mio Dio, vi offro tutte le azioni che sto per fare  in questo giorno, nelle intenzioni e per la gloria del Sacro Cuore di Gesù: voglio santificare i battiti del cuore, i pensieri e le opere più semplici, unendoli ai suoi meriti infiniti, e riparare le mie colpe gettandole nella fornace del suo amore misericordioso.

O Signore, vi domando per me e per coloro che mi sono cari la grazia di compiere perfettamente la  vostra  santa volontà, di accettare per amore vostro le gioie e le pene  di  questa vita passeggera, alfine di essere un giorno riuniti nel cielo per  tutta l’eternità. Così  sia!

PREGHIERA PER OTTENERE L’UMILTÀ

Gesù, quando eravate pellegrino sulla terra avete detto:

Imparate da me che sono mite ed umile di cuore e troverete riposo alle anime vostre. O potente Sovrano dei cieli, si, l’anima mia trova riposo nel vedervi, rivestito della forma e della natura di schiavo, abbassarvi fino a lavare i piedi  dei vostri apostoli. Mi rammento allora delle parole che avete proferito   per  insegnarmi   a  praticare   l’umiltà:  Vi   ho   dato l’esempio, affinché anche voi facciate come  ho fatto io. Il discepolo non è da più del Maestro… Se voi comprendete ciò, sarete beati mettendolo in pratica. Le comprendo, o Signore, queste parole uscite dal vostro Cuore mansueto ed umile, le voglio mettere in pratica con il soccorso della vostra grazia.

Voglio umilmente abbassarmi e sottomettere  la mia volontà a quella delle mie consorelle, non contraddicendole in nulla e senza cercare se hanno o non hanno   diritto di comandarmi. Nessuno, o mio Diletto, aveva tale diritto su di voi, e tuttavia avete obbedito, non soltanto alla santa Vergine e a san  Giuseppe,  ma  anche  ai  vostri  carnefici. Ora è  nell’Ostia che vi vedo portare al colmo i vostri annientamenti. Quale umiltà, divino Re di gloria, nel sottomettervi a tutti i vostri sacerdoti senza fare alcuna distinzione tra coloro che vi amano e coloro che, ahimè, sono tiepidi io freddi nel vostro servizio! Alla loro chiamata voi discendete dal cielo; essi possono anticipare o ritardare il tempo del santo sacrificio: voi siete sempre pronto!

O mio Amato, come mio apparite mite ed umile di cuore sotto    il    velo    dell’ostia    candida!    Non    potete    abbassarvi maggiormente    per    insegnarmi    l’umiltà:    per    corrispondere all’amor vostro, voglio anch’io desiderare che le mie consorelle mi mettano  ognora  all’ultimo  posto  e  persuadermi  sinceramente  che è questo che mi è dovuto.

Vi supplico, Gesù, di mandarmi una umiliazione ogni qualvolta cercherò di elevarmi al disopra delle altre.

Lo so, o mio Dio, voi abbassate l’anima orgogliosa, ma donate una eternità di gloria a quella che si umilia. Io voglio perciò  mettermi  all’ultima  fila,  condividere  le  vostre  umiliazioni per Aver parte con voi nel regno dei cieli.

Voi però, o Signore, conoscete la mia debolezza: ogni mattino  prendo  la  risoluzione  di  praticare  l’umiltà  e  alla  sera riconosco che ho commesso ancora ripetuti falli di orgoglio.

A tale vista sono tentata di scoraggiamento; ma capisco, anche lo scoraggiamento è effetto di orgoglio. Voglio quindi, mio Dio, fondare la mia speranza su voi solo: giacché tutto potete, degnatevi far nascere nell’anima mia la virtù che desidero. Per ottenere   questa   grazia   dall’infinita   vostra   misericordia,   vi ripeterò spesso:

Gesù, mite ed umile di cuore, fate il mio cuore simile al vostro!