Preghiamo contro la pandemia

1873

Oggi 27 marzo, alle 18, Papa Francesco presiederà un momento di preghiera sul sagrato della Basilica di San Pietro, con la piazza vuota. Il Pontefice ha invitato tutti a partecipare spiritualmente, attraverso i mezzi di comunicazione, per ascoltare la Parola di Dio, elevare una supplica in questo tempo di prova e adorare il Santissimo Sacramento. Al termine della Celebrazione il Santo Padre impartirà la Benedizione “Urbi et Orbi”, a cui sarà annessa la possibilità di ricevere l’indulgenza plenaria.

“Alla pandemia del virus vogliamo rispondere con la universalità della preghiera, della compassione, della tenerezza”, aveva detto domenica scorsa, annunciando l’iniziativa. “Rimaniamo uniti. Facciamo sentire – aveva aggiunto – la nostra vicinanza alle persone più sole e più provate. La nostra vicinanza ai medici, agli operatori sanitari, infermieri e infermiere, volontari… La nostra vicinanza alle autorità che devono prendere misure dure, ma per il bene nostro. La nostra vicinanza ai poliziotti, ai soldati che sulla strada cercano di mantenere sempre l’ordine, perché si compiano le cose che il governo chiede di fare per il bene di tutti noi. Vicinanza a tutti”.

Il momento straordinario di preghiera in programma domani durerà circa un’ora, informa la Sala Stampa della Santa Sede. Nei pressi del cancello centrale della Basilica Vaticana saranno collocati l’immagine della Salus Populi Romani e il Crocifisso di San Marcello, davanti al quale il Papa aveva pregato il 15 marzo scorso, dopo aver raggiunto a piedi l’omonima chiesa in una Roma deserta, per “invocare la fine della pandemia che colpisce l’Italia e il mondo”.
Dopo l’ascolto della Parola di Dio, Papa Francesco terrà una meditazione.

Il Santissimo Sacramento sarà esposto sull’altare collocato nell’atrio della basilica di San Pietro. Dopo la supplica, seguirà il rito della Benedizione eucaristica “Urbi et Orbi”.

Il card. Angelo Comastri, arciprete della Basilica di San Pietro, pronuncerà la formula per la proclamazione dell’indulgenza