In quel tempo, radunatesi migliaia di persone a tal punto che si calpestavano a vicenda, Gesù cominciò a dire anzitutto ai discepoli: «Guardatevi dal lievito dei farisei, che è l’ipocrisia. Non c’è nulla di nascosto che non sarà svelato, né di segreto che non sarà conosciuto. Pertanto ciò che avrete detto nelle tenebre, sarà udito in piena luce; e ciò che avrete detto all’orecchio nelle stanze più interne, sarà annunziato sui tetti. A voi miei amici, dico: Non temete coloro che uccidono il corpo e dopo non possono far più nulla. Vi mostrerò invece chi dovete temere: temete Colui che, dopo aver ucciso, ha il potere di gettare nella Geenna. Sì, ve lo dico, temete Costui. Cinque passeri non si vendono forse per due soldi? Eppure nemmeno uno di essi è dimenticato davanti a Dio. Anche i capelli del vostro capo sono tutti contati. Non temete, voi valete più di molti passeri». Luca 12, 1-7
Commento al Vangelo
Dicendoci “non abbiate paura” il Signore non ci invita affatto a soffrire per Dio o a fare gesti eroici ed estremi ma a coltivare un atteggiamento di fiducia in Dio Padre: fiducia che, in quanto tale, non ammette la doppiezza dei farisei e l’equilibrismo di chi è incapace di prendere scelte libere e responsabili.
Poesia
Se solo riuscissi a credere, a vivere, questo che dici.
Non avrei più paura di vivere.
Non avrei più timore di amare.
Tutti i miei capelli, contati.
Mai dimenticata.
Sempre viva.
Viva per te.
Ho bisbigliato il tuo nome.
Vorrei tanto urlarlo.
Ho parlato nel buio.
Desidero la luce.
Desidero te.
Amata e sempre presente nel tuo cuore.
Come cinque passeri nel cuore di Dio. Di più.
Così mi ami.
Così mi pensi.
Anzi di più.
Se solo ci credessi.
Se solo non lo dimenticassimo mai.
[ads2]Questo commento/poesia del vangelo del giorno è fatto dalla prospettiva di una delle donne senza nome che seguivano Gesù (cfr Lc 8, 1-3). Il suo nome è Zippi (Zippora).
A cura di don Mauro Leonardi – Il suo blog è “Come Gesù“
“Una donna del vangelo” è anche sul network Papaboys