#Poesia e Breve Commento al #Vangelo del giorno โ€“ 30 ottobre 2016 โ€“ don Mauro Leonardi

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In quel tempo, Gesรน entrato in Gerico, attraversava la cittร . Ed ecco un uomo di nome Zaccheo, capo dei pubblicani e ricco, cercava di vedere quale fosse Gesรน, ma non gli riusciva a causa della folla, poichรฉ era piccolo di statura. Allora corse avanti e, per poterlo vedere, salรฌ su un sicomoro, poichรฉ doveva passare di lร . Quando giunse sul luogo, Gesรน alzรฒ lo sguardo e gli disse: ยซZaccheo, scendi subito, perchรฉ oggi devo fermarmi a casa tuaยป. In fretta scese e lo accolse pieno di gioia. Vedendo ciรฒ, tutti mormoravano: ยซEโ€™ andato ad alloggiare da un peccatore!ยป. Ma Zaccheo, alzatosi, disse al Signore: ยซEcco, Signore, io do la metร  dei miei beni ai poveri; e se ho frodato qualcuno, restituisco quattro volte tantoยป. Gesรน gli rispose: ยซOggi la salvezza รจ entrata in questa casa, perchรฉ anchโ€™egli รจ figlio di Abramo; il Figlio dellโ€™uomo infatti รจ venuto a cercare e a salvare ciรฒ che era perdutoยป. Luca 19,1-10.

Commento al Vangelo

Nellโ€™antico Egitto il sicomoro era simbolo di immortalitร . รˆ bellissimo allora pensare che Zaccheo, piccolo di statura, cioรจ creatura, peccatore, fragile come tutti noi, sale con fatica e determinazione su questโ€™albero dellโ€™immortalitร  per vedere Colui che dร  questa vita eterna: Gesรน. Ma Gesรน propone unโ€™altra strada. Non ci sono โ€œscorciatoieโ€ per il Paradiso, non ci sono magie nรฉ stratagemmi: bisogna di nuovo scendere. Essere uomini, ospitare Cristo nella nostra quotidianitร  e fare sรฌ che Lui trasformi le nostre vite, in modo di fare di Lui la vite ed essere noi i tralci di un albero realmente immortale perchรฉ  nutrito dallโ€™amore della Trinitร .

Poesia

Se voglio, posso.
Non cโ€™รจ altezza che mi spaventi.
Non cโ€™รจ ostacolo che possa fermarmi.
Se voglio, posso.
E io ti voglio.

Non importa quanto sono bassa.
Perchรฉ tu sei alto.

Non importa quanto sono piccola.
Perchรฉ tu alzerai gli occhi.

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Non importa quanto siamo lontani.
Tu mi chiamerai.
Tu verrai da me.

Non importa quanto io sia peccatrice, ladra, persa.
Perchรฉ tu sei santo, mi doni te stesso, mi cerchi, mi trovi, mi salvi.

Entra nella mia casa.
รˆ la tua.

[ads2]Questo commento/poesia del vangelo del giorno รจ fatto dalla prospettiva di una delle donne senza nome che seguivano Gesรน (cfr Lc 8, 1-3). Il suo nome รจ Zippi (Zippora).

A cura di don Mauro Leonardi โ€“ Il suo blog รจ โ€œCome Gesรนโ€œ[divider style=โ€solidโ€ top=โ€10โ€ณ bottom=โ€10โ€ณ]

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โ€œUna donna del vangeloโ€ รจ anche sul network Papaboys

 

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