In quel tempo, Gesù disse ai suoi discepoli: «Sono venuto a portare il fuoco sulla terra; e come vorrei che fosse già acceso! C’è un battesimo che devo ricevere; e come sono angosciato, finché non sia compiuto! Pensate che io sia venuto a portare la pace sulla terra? No, vi dico, ma la divisione. D’ora innanzi in una casa di cinque persone
si divideranno tre contro due e due contro tre; padre contro figlio e figlio contro padre, madre contro figlia e figlia contro madre, suocera contro nuora e nuora contro suocera». Luca 12, 49-53
Commento al Vangelo
Gesù non amministra un sacramento, il battesimo, ma lo è lui stesso: è quella porta di salvezza che desidera essere aperta, spalancata a tutti con una forza talmente travolgente da generare, anche, turbamento e disordine: perché la carità non vuole catene e non sopporta istituzioni o rispetti umani.
Poesia
L’amore non è roba per deboli.
L’amore è lotta.
Lotta per la vita.
Ci vuole la forza per amare.
La forza di tutta una vita.
Desideri il fuoco.
E sei angosciato dall’acqua.
Il fuoco è come l’amore.
Brucia, scalda, illumina, consuma la vita in una donazione continua.
Divampa.
L’acqua è come la morte.
Inghiotte, toglie l’aria.
Ci si immerge con angoscia.
Se ne esce con gioia per riempirsi di nuovo i polmoni di aria, di vita.
Voglio bruciare con te.
Voglio immergermi con te.
Per conoscere l’amore.
Per tornare alla vita.
Se inizio ad amare te, con te, per te.
Tu prenderai tutti i miei amori, tutta la mia vita.
E sarà divisione tra tutti.
E sarà unione solo con te, in te, per te.
Perché tutti i miei amori, i miei legami.
Porteranno il tuo nome.
[ads2]Questo commento/poesia del vangelo del giorno è fatto dalla prospettiva di una delle donne senza nome che seguivano Gesù (cfr Lc 8, 1-3). Il suo nome è Zippi (Zippora).
A cura di don Mauro Leonardi – Il suo blog è “Come Gesù“[divider style=”solid” top=”10″ bottom=”10″]
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