Piotr Zygulski – Commento al Vangelo del 10 Ottobre 2019

Come esistono i falsari di monete, anche nelle cose spirituali e in generale nella vita ci può capitare che qualcuno ci rifili surrogati di ciò che il nostro cuore desidera. Talvolta neppure ce ne accorgiamo; la cattiveria è pur sempre presente tra noi, anche quando ci impegniamo a fare del nostro meglio.

Sicuramente un padre che voglia essere padre, per quanto sia egoista, non approfitta mai della ancora immatura capacità dei figli di distinguere il buono dal dannoso, seppur simili. A maggior ragione Dio che è Padre e soprattutto amico è pronto a offire il meglio a chi lo chiederà con la sincerità del cuore. Nonostante la nostra sensibilità mai sufficientemente affinata, non ci ingannerà con un bene “taroccato” che ci danneggi, né con un bene inferiore di seconda scelta; il Padre Nostro non ha il braccino corto!

Entrando un po’ nella sua logica attraverso le parabole della misericordia dovremmo aver perlomeno intuito che ci assicura generosamente proprio il Meglio del Meglio: lo Spirito Santo, con le parole dell’evangelista Luca. A chi lo chiede, è dato di vivere la Storia nella medesima prospettiva della misericordia, della giustizia e dell’unità, ogni volta con tinte differenti, a seconda delle sensibilità di ciascuno.

In quello Spirito multiforme ci è garantito tutto il necessario, cioè tutto ciò che ci porta a vivere la salvezza nella missione quotidiana: moltiplica per chi ha fame il Pane vero e il Pesce vero, e non pietre o serpi. Si tratta però di chiedere, di cercare, di bussare, cioè di volerlo sempre accogliere, senza stancarci di farlo e senza desistere da tale insistenza. La preghiera incessante è questo allenamento continuo, per essere pronti a vivere il Meglio al meglio quando sicuramente ci sarà dato.

Commento a cura di:

Piotr ZygulskiPiotr Zygulski, nato a Genova nel 1993, dopo gli studi in Economia all’Università di Genova ha ottenuto la Laurea Magistrale in Filosofia ed Etica delle Relazioni all’Università di Perugia e in Ontologia Trinitaria all’Istituto Universitario Sophia di Loppiano (FI), dove attualmente è dottorando in studi teologici interreligiosi. Dirige la rivista di dibattito ecclesiale “Nipoti di Maritain” (sito).

Tra le pubblicazioni: Il Battesimo di Gesù. Un’immersione nella storicità dei Vangeli, Postfazione di Gérard Rossé, EDB 2019.

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Chiedete e vi sarà dato.

Dal Vangelo secondo Luca
Lc 11, 5-13

In quel tempo, Gesù disse ai discepoli:

«Se uno di voi ha un amico e a mezzanotte va da lui a dirgli: “Amico, prestami tre pani, perché è giunto da me un amico da un viaggio e non ho nulla da offrirgli”; e se quello dall’interno gli risponde: “Non m’importunare, la porta è già chiusa, io e i miei bambini siamo a letto, non posso alzarmi per darti i pani”, vi dico che, anche se non si alzerà a darglieli perché è suo amico, almeno per la sua invadenza si alzerà a dargliene quanti gliene occorrono.

Ebbene, io vi dico: chiedete e vi sarà dato, cercate e troverete, bussate e vi sarà aperto. Perché chiunque chiede riceve e chi cerca trova e a chi bussa sarà aperto.
Quale padre tra voi, se il figlio gli chiede un pesce, gli darà una serpe al posto del pesce? O se gli chiede un uovo, gli darà uno scorpione? Se voi dunque, che siete cattivi, sapete dare cose buone ai vostri figli, quanto più il Padre vostro del cielo darà lo Spirito Santo a quelli che glielo chiedono!».

Parola del Signore

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