L’episodio di Gesù che cammina sulle acque ha davvero dell’incredibile. Indubbiamente si tratta della creazione di un episodio mitico per esaltarne la figura, come del resto molte divinità – come Poseidone/Nettuno – ed eroi venivano dipinti nella loro padronanza delle oscure forze del mare.
Diversamente dagli antichi, noi preferiamo il crudo dato di realtà rispetto all’inventiva – un tempo particolarmente apprezzata – di storie incredibili, che anziché rafforzare la fede ora suonano come favolette per nulla credibili agli occhi dei nostri contemporanei. Al di là di questa “mitopoiesi”, l’evangelista Marco lega il Gesù sulle acque con le folle sfamate poco prima: i discepoli «erano fortemente meravigliati, perché non avevano compreso il fatto dei pani: il loro cuore era indurito».
La durissima incomprensione – rimprovero imbarazzante nei confronti delle future guide della Chiesa – si traduce nella fatica per il remare, nello spavento per il pensare di aver visto un fantasma e nella forte meraviglia per l’intervento di Gesù. Non avevano compreso allora e non comprendono adesso.
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Non si tratta tanto della divinità di Gesù, quanto del senso della distribuzione: «Voi stessi date». Cioè rendersi conto della ricchezza che già abbiamo ricevuto e, per gratitudine, condividerla.
Gesù fa salire i discepoli sulla barca e se ne va; a loro sembra un abbandono: si fa da parte, si apparta e li lascia. Avevano comunque visto il suo stile. Eppure, come non erano riusciti a immaginare di nutrire la folla senza soldi, né avevano capito che la logica della condivisione dei pani doveva essere vissuta da loro, adesso sono incapaci di affrontare le turbolenze e di cogliere il senso della presenza inattesa del Signore.
Il vittimismo ci fa pensare di essere soli, quando in realtà siamo insieme e c’è qualcuno che si fida immensamente della nostra responsabilità.
Commento a cura di:
Piotr Zygulski, nato a Genova nel 1993, dopo gli studi in Economia e in Filosofia ha conseguito il dottorato in Ontologia Trinitaria – Teologia all’Istituto Universitario Sophia di Loppiano (FI). È socio ordinario dell’Associazione Teologica Italiana. Dirige la rivista di dibattito ecclesiale “Nipoti di Maritain”. È docente nelle scuole secondarie della Liguria e di Teologia Fondamentale all’ISSRM di Foggia. È un Piccolo Fratello dell’Accoglienza.
Tra le pubblicazioni: Il Battesimo di Gesù. Un’immersione nella storicità dei Vangeli, Postfazione di Gérard Rossé, EDB 2019.
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