Quaresima è… «siate perfetti»
La perfezione alla quale siamo chiamati non è il perfezionismo maniacale, pignolo e ansiogeno. L’esempio che ci offre il vangelo è quello del sole: il Padre lo fa splendere ovunque e su tutti, generosamente, senza star troppo a cavillare o a fare discriminazioni di sorta.
Con la medesima serenità, siamo chiamati a essere «teleioi», cioè vivere nella pienezza, nella maturità, nella scelta professionale e di vita che ci permette di dare il meglio di noi, senza doppiezze, ipocrisie o divisioni. Senza far pesare a noi o agli altri ciò che facciamo. Ma una cosa soprattutto ci rende perfetti: non tanto l’ambizione di diventare madri o padri (biologici o spirituali) di uomini e donne, quando il vivere da Figli di Dio, in quell’unità che sola può garantirci la perfezione.
Paradossalmente, la nostra maturità sta nell’essere bambini evangelici. Questa vocazione, cioè questo dono che tutti abbiamo ricevuto, è sperimentabile, in prima persona, sino in fondo. Ma non ci è chiesto il perfezionismo pianificato di chi vuole diventare una divinità e nel caso migliore riesce a diventare una diva, un piazzista o un’influencer.
Molto più accessibile a tutti, la strada proposta è quella di vivere la nostra umanità, semplicemente, così come siamo stati creati; una sbavatura non manderà in crash un sistema preimpostato, ma anzi sarà il punto di partenza per un nuovo ricamo ancora più originale, più umano, più inclusivo.
In altre parole, più fratello di chi sbaglia e quindi uniti nel Figlio di Dio, il Clemente verso tutti, il Misericordioso verso chi lo ama.
Commento a cura di:
Piotr Zygulski, nato a Genova nel 1993, dopo gli studi in Economia all’Università di Genova ha ottenuto la Laurea Magistrale in Filosofia ed Etica delle Relazioni all’Università di Perugia e in Ontologia Trinitaria all’Istituto Universitario Sophia di Loppiano (FI), dove attualmente è dottorando in studi teologici interreligiosi. Dirige la rivista di dibattito ecclesiale “Nipoti di Maritain” (sito).
Tra le pubblicazioni: Il Battesimo di Gesù. Un’immersione nella storicità dei Vangeli, Postfazione di Gérard Rossé, EDB 2019.