La parabola del grande banchetto richiama quei poveri, storpi, ciechi e zoppi che siamo invitati a invitare preferbilmente, se non vogliamo rimanere da soli.
Infatti chi possiede molto spesso ha impegni o scuse che impediscono di partecipare alla festa della pienezza della vita. Dio vuole riempire la sua casa: fatti entrare in via preferenziale tutti gli scarti, gli emarginati, gli ultimi, dopo che i ricchi invitati avevano scelto di rinunciarvi per andare dietro ai propri affari, «ancora c’è posto» per tutti noi e per chi vorrà entrare sino a quando il Regno non avrà raggiunto la pienezza.
Andiamo allora per le piazze e per le vie, per le strade e lungo le siepi, a estendere a tutti l’invito al grande banchetto in cui Dio fa posto a tutti coloro che accettino il suo invito. Ma i veri e propri invitati, i primi che lo hanno rifiutato e che continuano a voltarsi dall’altra parte, non parteciperanno neanche con una briciola della gioia che Dio vuole condividere con le persone di seconda scelta.
Commento a cura di:
Piotr Zygulski, nato a Genova nel 1993, dopo gli studi in Economia all’Università di Genova ha ottenuto la Laurea Magistrale in Filosofia ed Etica delle Relazioni all’Università di Perugia e in Ontologia Trinitaria all’Istituto Universitario Sophia di Loppiano (FI), dove attualmente è dottorando in studi teologici interreligiosi. Dirige la rivista di dibattito ecclesiale “Nipoti di Maritain” (sito).
Tra le pubblicazioni: Il Battesimo di Gesù. Un’immersione nella storicità dei Vangeli, Postfazione di Gérard Rossé, EDB 2019.
Dal Vangelo secondo Luca
Lc 14, 15-24
In quel tempo, uno dei commensali, avendo udito questo, disse a Gesù: «Beato chi prenderà cibo nel regno di Dio!».
Gli rispose: «Un uomo diede una grande cena e fece molti inviti. All’ora della cena, mandò il suo servo a dire agli invitati: “Venite, è pronto”. Ma tutti, uno dopo l’altro, cominciarono a scusarsi. Il primo gli disse: “Ho comprato un campo e devo andare a vederlo; ti prego di scusarmi”. Un altro disse: “Ho comprato cinque paia di buoi e vado a provarli; ti prego di scusarmi”. Un altro disse: “Mi sono appena sposato e perciò non posso venire”.
Al suo ritorno il servo riferì tutto questo al suo padrone. Allora il padrone di casa, adirato, disse al servo: “Esci subito per le piazze e per le vie della città e conduci qui i poveri, gli storpi, i ciechi e gli zoppi”.
Il servo disse: “Signore, è stato fatto come hai ordinato, ma c’è ancora posto”. Il padrone allora disse al servo: “Esci per le strade e lungo le siepi e costringili ad entrare, perché la mia casa si riempia. Perché io vi dico: nessuno di quelli che erano stati invitati gusterà la mia cena”».
Parola di Dio