Anche noi, anche le parrocchie, anche quelli che sono chiamati a esserne pastori possono – più o meno involontariamente – affaticare, stancare, esaurire o persino opprimere gli altri. Tra discorsi autoreferenziali, pretese e norme usate come discrimine tra chi è come noi e chi invece è “diverso” abbiamo caricato di pesi insopportabili coloro che magari desidererebbero iniziare semplicemente una relazione con Dio.
Oggi allora interviene direttamente Gesù, che si rivolge proprio a loro, a quegli esclusi che non si sono tirati indietro per ospitarlo, diversamente da tanti sacerdoti e teologi chiusi nell’arroganza di conoscere la volontà di Dio. Gesù la chiarisce: ristabilire quel giogo, cioè il legame di amore tra Dio e ogni persona umana. Ma è il Figlio che sceglie a chi rivelarsi, in piena sintonia con la benevolenza del Padre; non sarà di certo la nostra presunzione di saperla a darci il diritto di escludere qualcuno.
A meno che non ci lasci proprio indifferente la lode che Gesù riserva al Padre dopo il proprio insuccesso nelle città inospitali, non possiamo restare indifferenti verso quegli stanchi e oppressi. Pensiamo, appunto, a coloro che abbiamo allontanato o tenuto ai margini della comunità. Nonostante le nostre controtestimonianze, Gesù trova una via per farsi conoscere in modo speciale a queste persone. Infatti oggi vuole rivelarsi a loro e ristorarle con il suo amore, perché ci rivelino l’universale abbraccio di Dio. A partire dai nostri scarti: gli esclusi che tragicamente produciamo ogniqualvolta non ci schieriamo a favore delle vittime.
Commento a cura di:
Piotr Zygulski, nato a Genova nel 1993, dopo gli studi in Economia all’Università di Genova ha ottenuto la Laurea Magistrale in Filosofia ed Etica delle Relazioni all’Università di Perugia e in Ontologia Trinitaria all’Istituto Universitario Sophia di Loppiano (FI), dove attualmente è dottorando in studi teologici interreligiosi. Dirige la rivista di dibattito ecclesiale “Nipoti di Maritain” (sito).
Tra le pubblicazioni: Il Battesimo di Gesù. Un’immersione nella storicità dei Vangeli, Postfazione di Gérard Rossé, EDB 2019.