Per quale motivo Gesù viene ascoltato volentieri? Perché intriga, non è mai banale, ma punge proprio nei punti che diamo per assodati. In questo caso i destinatari del vangelo nella prospettiva di Marco davano per scontato che Gesù fosse il Figlio di Davide, il Messia discendente del grande Re di Israele. Ma se ci si limita a chiamarlo “Figlio di Davide”, oltre a ripetere che Davide sarebbe l’autore del Salmo, perché mai si tratterebbe semplicemente del figlio del Re, considerando che Davide stesso lo indica addirittura come suo Signore?
Agli occhi del lettore moderno sembra chiaro che il Salmo non è stato composto proprio da Davide, e che si tratta piuttosto di un’esaltazione del sovrano davidico descritto alla terza persona, chiamato abitualmente anche Figlio di Dio e quindi Signore. Ma i cristiani hanno dovuto e devono ancora oggi porsi queste domande, chiarirsi i dubbi, capire in che senso e entro quali precisazioni si può parlare di Figlio di Davide e di Figlio di Dio riguardo il Cristo che è, innanzitutto, Signore della vita. Non bastano le etichette onorifiche: nessun titolo potrà mai essere esaustivo della sua persona.
Ci possono essere analogie ma ancora più grandi differenze. Ciò che importa non è il potere militare o politico, ma il fatto che Gesù parla faccia a faccia con il Padre perché è suo Figlio: Signore che si rivolge al Signore. Per vivere questa intimità divina anche noi con Dio – per dargli “del tu” mossi dallo Spirito Santo – non possiamo allora limitarci a superficiali nozioni catechistiche, ma occorre scavare e lasciarci scavare dalla Parola di Dio. Se la leggiamo con maggiore attenzione, inizia a metterci in crisi; proprio per questo la ascoltiamo volentieri.
Soprattutto quando ci sembra contraddittoria o assurda, la Scrittura ha sempre qualcosa di più grande da insegnarci, smontando i nostri stereotipi, compresi quelli animati dalle intenzioni più nobili e devote.
Commento a cura di:
Piotr Zygulski, nato a Genova nel 1993, dopo gli studi in Economia all’Università di Genova ha ottenuto la Laurea Magistrale in Filosofia ed Etica delle Relazioni all’Università di Perugia e in Ontologia Trinitaria all’Istituto Universitario Sophia di Loppiano (FI), dove attualmente è dottorando in studi teologici interreligiosi. Dirige la rivista di dibattito ecclesiale “Nipoti di Maritain” (sito).
Tra le pubblicazioni: Il Battesimo di Gesù. Un’immersione nella storicità dei Vangeli, Postfazione di Gérard Rossé, EDB 2019.