Commento a cura di:
Piotr Zygulski, nato a Genova nel 1993, dopo gli studi in Economia all’Università di Genova ha ottenuto la Laurea Magistrale in Filosofia ed Etica delle Relazioni all’Università di Perugia e in Ontologia Trinitaria all’Istituto Universitario Sophia di Loppiano (FI), dove attualmente è dottorando in studi teologici interreligiosi. Dirige la rivista di dibattito ecclesiale “Nipoti di Maritain” (sito).
Tra le pubblicazioni: Il Battesimo di Gesù. Un’immersione nella storicità dei Vangeli, Postfazione di Gérard Rossé, EDB 2019.
Ogni vangelo racconta diversamente la “tomba vuota”. Quello giovanneo ama l’equivoco; al termine non si smentisce. La Maddalena per ora non vede né il Risorto né angeli, ma guarda (blepō) una grotta senza pietra d’ingresso. Riesce a guardare dentro nonostante il buio, o si limita a constatare che è aperta?
Però annuncia a Pietro e al Discepolo Amato che il Signore è stato portato via: notizia paradossalmente vera; chi è incattivito sospetta un furto, mentre chi si fida pensa al Padre che ci salva nella morte. «Non sappiamo» – Maria, e chi con lei? – dove sta Gesù: ma lo scossone del dubbio ci permette di uscire insieme, spingendoci all’indagine. I due infatti corrono; arriva prima l’Amato. Anch’egli guarda (blepō) – notando pure i teli – senza entrare. Per quale motivo? Paura? Oppure perché, da Amato, aspetta con amore il discepolo “con-corrente”?
Pietro, al seguito (“accolito”) dell’Amato, entra per primo e osserva (theóreō) più cose: ma quantitativamente, oppure con più profondità? Infine entra l’Amato, che percepisce (horaō) e giunge a credere (pisteuō). Ma a cosa: alla sincerità della Maddalena? Forse già alla Resurrezione? L’evangelista si diverte a lasciarci nel dubbio. Cercandolo nelle tenebre, essi (Amato escluso?) non avevano capito: Gesù doveva risuscitare.
Il vuoto non basta; insinua il sospetto del furto. La stessa realtà è differente, a seconda degli occhi. I discepoli rincasano. La Maddalena resta; così per prima vedrà il Risorto, purificata dalle lacrime. Spiega p. Paolo Gamberini: non è che se la tomba è vuota allora se ne deduce per forza che Gesù è risorto; invece: dato che è Risorto, la Resurrezione svuota ogni sepolcro.
Santa Pasqua,
Risorti!