Non dimentichiamoci che innanzitutto Gesù è l’Agnello, nel Quarto Vangelo. Ma oltre a ciò è anche Pastore, Porta e persino Guardiano, pronto ad aprire ai pastori. Ecco, questo scenario di pastorizia è perfetto per mostrarci non tanto “cosa” sarebbe Gesù, bensì chi è; lo si vede da ciò che fa per noi, dall’atteggiamento concreto di premura che assume in molti modi nei nostri confronti.
Sappiamo quindi che il volto di Dio rivelatoci dalla persona di Gesù non può essere ridotto a una sola immagine idolatrica. È attento, quindi è Guardiano; è una guida vigorosa e premurosa per condurci alla libertà, quindi è Pastore; è Porta, perché tutto il suo gregge passa attraverso di Lui ed è Agnello docile che, indistinguibile in mezzo al gregge, si lascia condurre sino al macello. Questa sensazione di ubiquità – e di entrare per uscire, e viceversa – ci mette in moto in una relazione dinamica e ci rende davvero liberi.
Ci libera dalla raffigurazione di Dio limitata solamente a uno di questi aspetti, che invece sono ben collegati. Infatti è Pastore proprio perché Agnello, prima di ogni cosa. Non è un impostore appena arrivato con manie di grandezza che fa il proprio interesse: è invece un Pastore riconosciuto con affetto proprio perché ha vissuto da Agnello e ben sa ciò di cui più ha bisogno ciascun membro del gregge, chiamato personalmente con quel nome per cui gli siamo tanto cari. Ed è un’emozione più forte per Lui quando si tratta di pronunciare il nostro nome che non per noi sentirci convocati e rispondere con grata libertà alla sua tenerezza.
Piotr Zygulski, nato a Genova nel 1993, dopo gli studi in Economia all’Università di Genova ha ottenuto la Laurea Magistrale in Filosofia ed Etica delle Relazioni all’Università di Perugia e in Ontologia Trinitaria all’Istituto Universitario Sophia di Loppiano (FI), dove attualmente è dottorando in studi teologici interreligiosi. Dirige la rivista di dibattito ecclesiale “Nipoti di Maritain” (sito).
Tra le pubblicazioni: Il Battesimo di Gesù. Un’immersione nella storicità dei Vangeli, Postfazione di Gérard Rossé, EDB 2019.